Raffaele Iannotta si qualifica in modo esimio quale Magistrato per la serietà, continuità e proficuità del suo impegno nel settore della giustizia amministrativa. Dopo un breve periodo di servizio presso il Ministero del Commercio estero, ha iniziato nel 1960 la propria attività presso gli organi della giustizia militare fino al 1963, allorquando ha assunto le funzioni presso la Corte dei Conti, venendo nel 1968 ad essere inserito nei ruoli del Consiglio di Stato (Referendario fino al 1970, Primo Referendario fino al 1972, quindi Consigliere e Presidente di Sezione dal 1982), compiendo proprio nel giugno 2008 un quarantennio di attività. Come Magistrato Raffaele Iannotta ha manifestato sempre le sue qualità, fondate sull’ampia e approfondita cultura giuridica e sulla capacità di intuire, analizzare e approfondire i problemi e di individuare per essi la soluzione più corretta e coerente con le esigenze del sistema e le caratteristiche della fattispecie: la particolare cultura si manifesta, altresì, nelle approfondite pubblicazioni che hanno affrontato fondamentali problematiche della giustizia amministrativa e nelle quali riesce a realizzare una valida sintesi tra l’elaborazione dottrinale dei concetti e la considerazione sostanziale dei problemi ai quali dare soluzione. Le raffinate capacità di giurista, non disgiunte da una considerazione anche dei problemi pratici dello svolgimento della giurisdizione, ne caratterizzano la figura preclara che, a pieno titolo, si inserisce nella tradizione del premio intestato ad Antonio Sorrentino.