Giurista di vastissimi orizzonti culturali, acuto studioso del diritto pubblico – costituzionale, amministrativo e dell’economia – al cui sviluppo ha dato con l’opera sua e della sua scuola contributi la carica di entusiasmo e di attenzione alla novità del nostro tempo, che ne caratterizza l’opera scientifica. Si laureò a Bologna nel 1943, al termine di un curriculum che lo vedeva contemporaneamente impegnato nella preparazione degli esami universitari e nelle operazioni di guerra, prima i Jugoslavia, poi in Grecia e infine in Ucraina. Dopo aver partecipato alla Resistenza nella divisione “giustizia e Libertà”, iniziava l’attività legale a Firenze con Piero Calamandrei, col quale collaborava anche nell’insegnamento del diritto processuale civile presso l’Ateneo fiorentino. Ha sempre svolto con intensità una professione forense caratterizzata da un’eccezionale versatilità: nei primi anni del dopoguerra svolgeva attività di penalista, soprattutto nella difesa di partigiani; si occupava, poi, come civilista di questioni societarie e fallimentari. Ma fu per la spinta dei suoi interessi scientifici, che volgeva al diritto pubblico che, senza trascurare l’attività di civilista, PREDIERI indirizzava la sua professione verso la giustizia amministrativa e la giustizia costituzionale.
Come avvocato amministrativisti ha svolto intensa attività di consulenza di numerosi enti pubblici territoriali su questioni riguardanti l’urbanistica, le opere pubbliche, i contratti pubblici, le espropriazioni, le autorizzazioni commerciali, le riserve di caccia e il pubblico impiego. In molti casi le sue tesi hanno rappresentato tappe significative nella giurisprudenza del Consiglio di Stato, anche attraverso decisioni dell’Adunanza plenaria, in tema di espropriazioni di aree all’interno del p.e.e.p di interventi in zone sottoposte a vincolo idrogeologico, di piani urbanistici. Recentemente ha contribuito alla formazione della giurisprudenza sui provvedimenti cautelari negli appalti di opere pubbliche, sui criteri di determinazione del mercato rilevante nella disciplina della concorrenza, sulle sanzioni per le violazioni di tale disciplina ad opera di gruppi di imprese. Intesa e sempre impegnata la sua attività di difensore dinanzi alla Corte Costituzionale nei giudizi di legittima costituzionale, nei conflitti di attribuzione tra Stato e regioni e nei procedimenti per l’ammissibilità delle richieste di referendum abrogativo. A sua iniziativa va scritta la notissima sentenza 302 del 1988, con la quale la Corte prese per la prima volta posizione contro la reiterazione dei decreti-legge ed accolse la questione, proposta in via principale, sotto il profilo della lesione, ad opera del decreto-legge reiterativo, di competenza regionali. L’ampiezza dei suoi orizzonti culturali, la sua attenzione per i temi ed i problemi nuovi del diritto, l’acutezza e la completezza delle sue argomentazioni, fanno di Alberto PREDIERI una delle figure di più grande spicco nella stagione attuale della giustizia amministrativa.