IL CONTRIBUTO UNIFICATO AL VAGLIO DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA

Tribunale Amministrativo Regionale dell’Umbria
Perugia, Via Baglioni, 3


La S.V. è invitata a partecipare al Convegno di Studi, che si terrà il 31 marzo 2014, alle ore 11.30, presso il Tribunale Amministrativo Regionale dell’ Umbria, Perugia (Via Baglioni, 3), sul tema:
Il contributo unificato al vaglio della Corte di Giustizia dell’Unione Europea
Al Convegno di Studi, che sarà introdotto dal pres. Cesare Lamberti, Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale dell’Umbria, parteciperanno:
Prof. Avv. Antonio Bartolini, Professore nell’Università di Perugia – Avvocato
Avv. Vittorio Cesaroni, Avvocato dello Stato
Cons. Stefano Fantini, Consigliere T.A.R. Umbria
Al termine delle relazioni seguirà un dibattito in relazione alle osservazioni degli intervenuti.
Alla fine dei lavori la sintesi sarà svolta dal prof. avv. Filippo Lubrano, Segretario della Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti.
E’ stata avviata procedura di accreditamento (3 crediti formativi professionali) innanzi al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia (le presenze saranno registrate all’ingresso).
La partecipazione è libera (senza necessità di prenotazione) e gratuita.
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  La normativa concernente il c.d. contributo unificato nel processo amministrativo è stata da più parti contestata sia in linea generale, sia in relazione alle misure particolari dettate in modo vessatorio nei confronti dei c.d. riti speciali (che non hanno nulla di speciale dal punto di vista dell’effettiva accelerazione del giudizio), e più specificamente nei confronti dei ricorsi in tema di appalti con misure assolutamente irragionevoli e che, nella loro applicazione, fanno riferimento ad un dato, il c.d. valore dell’appalto, del tutto improprio considerando l’importo a base d’asta, laddove per il ricorrente il valore effettivo dell’appalto è il 5-10 per cento del medesimo, come peraltro riconosciuto dalla giurisprudenza a fini risarcitori.
  Gli importi irragionevolmente elevati del contributo unificato, specie in materia di appalti, hanno sicuramente comportato una deflazione del contenzioso (praticamente sono scomparsi i ricorsi avverso i provvedimenti di non ammissione alle gare e avverso le aggiudicazioni i ricorsi vengono necessariamente limitati ad appalti di valore estremamente elevati): tale deflazione del contenzioso è, peraltro, assolutamente patologica e la conseguente limitazione del controllo giurisdizionale, sia in generale sia specificamente negli appalti, determina necessariamente un aumento dei fenomeni corruttivi, rispetto ai quali viene notevolmente limitato l’effetto repressivo e, soprattutto, deterrente.